...una leggenda vuole che l'origine di Polignano a Mare sia legata alla figura di Caio Maio. Mentre navigava con la sua flotta nelle acque del Mare Adriatico, infatti, il condottiero romano avrebbe liberato il suo falchetto alla ricerca di un approdo. All'improvviso il volatile si sarebbe posato su un'erta scogliera, a picco sul mare, indicando il luogo nel quale sarebbe sorta la città. L'immagine del falchetto, infatti, è impressa nello stemma della città. In realtà gli studiosi ritengono che l'antica Neapolis sia sorta su un centro abitato presistente, intorno al IV Secolo a.C., su iniziativa di Dionisio il giovane. Polignano fu molto attiva nel periodo bizantino e longobardo, quando si sviluppò una vera e propria struttura municipale. Fu sede di vescovado sin dal VII Secolo d.C. e lo rima-se fino all'inizio del XIX secolo, allorchè venne accorpata alla diocesi di Monopoli. La cittadina fu sottoposta ai vari dominatori, italiani e stranieri, che si avvicendarono alla guida del Mezzogiorno d'Italia, dai Normanni agli Svevi, dagli Angioni agli Aragonesi. All'indomani dell'Unità d'Italia, al nome di Polignano fu aggiunta la significativa locuzione “a Mare” su iniziativa di un gruppo di amministratori illuminati, impegnati in quel periodo con alcuni imprenditori del luogo nel costruire gli stabilimenti balneari che avrebbero reso tanto famosa questa città. All'alba del Novecento, centinaia di persone si imbarcarono dai porti pugliesi per cercare fortuna oltre Oceano. Nel corso dei decenni successivi, i polignanesi emigrati in America hanno dato vita a comunità molto numerose, a cominciare da quella del Brasile, fortemente legata al paese natale ed al suo patrono San Vito. Patria di personaggi illustri come il cantante Domenico Modugno e l'artista Pino Pascali, negli ultimi anni la città è molto impegnata nella promozione della cultura e del turismo, grazie a strategie e programmi che valorizzano le straordinarie bellezze naturali di questa terra, a picco sul mare. |