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San Primiano

LESINA

La vicenda dei Santi Martiri di Larino affonda le sue radici in età romana tardo-imperiale e precisamente durante la persecuzione contro i Cristiani ordinata da Diocleziano nel 303 d.C.; non si esclude, quindi, che Primiano, Firmiano e Casto abbiano avuto un'ascendenza romana e che siano stati testimoni del disfacimento del paganesimo e dell'affermazione del Cristianesimo.
Proprio a Roma è infatti probabile che siano stati incaricati dagli stessi responsabili della Comunità Cristiana dell'Urbe, di avviare nella propria provincia un'opera di conversione e costituzione di strutture cristiane, incontrando anche l'aperta avversione delle pubbliche autorità pagane dei municipi romani alla loro opera di evangelizzazione.
Quando intorno al 303-304 d.C. si susseguirono gli editti imperiali di Diocleziano per la persecuzione dei cristiani nelle provincie, Primiano, Firmiano e Casto furono catturati e con-dannati al martirio che ebbe luogo, in seguito al loro rifiuto di abiura, a Larino nell'attuale provincia di Campobasso.
Secondo la tradizione, Primiano e Firmiano colsero la palma del martirio proprio il 15 maggio (303 oppure 304), mentre Casto il giorno successivo. Con la fine delle persecuzioni e l'affermazione della libertà di culto per i cristiani (Editto di Milano del 313), il luogo del martirio dei santi fu consacrato alla loro memoria e nell'842 i corpi dei Santi Primiano e Firmiano giunsero a Lesina per essere venerati dalla cittadinanza. Nella seconda metà del XVI secolo, l'antica Cattedrale di Lesina fu resa inagibile a causa di un forte terremoto, pertanto i governatori della Casa Santa dell'Annunziata di Napoli, alla quale Lesina apparteneva per donazione ricevuta, fecero traslare nell'aprile 1598 i corpi dei santi prima nella chiesa di Santa Maria della Pietà, poi definitivamente in quella dell'Annunziata nella Cappella del Tesoro.
Nonostante il trasferimento delle reliquie, il culto di San Primiano e Firmiano continuò regolarmente a Lesina.
Col tempo, però, il culto di San Firmiano , festeggiato a Lesina fino al XVI secolo, si perse. Resta forte il culto di San Primiano in onore del quale fu realizzata, nel 1712 dallo scultore partenopeo Giacomo Colombo, una statua lignea che negli anni ha ricevuto dai fedeli molti ex voto, tra cui proprio una palma in oro giallo e un'aureola in oro bianco e zirconi.

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